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Accadde oggi: 17 dicembre Roberto Proietti campione europeo per la terza volta
Il 17 dicembre 1949 Roberto Proietti al Palais des Sports di Bruxelles riconquistava il titolo europeo dei leggeri. Quella sera erano presenti circa 20mila spettatori. Il campione era Kid Dussart, un beniamino, quasi un’istituzione, che nella sua nazione fu una sorta di dominatore dai leggeri ai medi. Proietti sapeva di rischiare molto e soprattutto sapeva che la giuria non sarebbe stata parziale. Il romano di “Testaccio” aveva dalla sua classe e fantasia. Nella storia della nostra boxe, difficile trovare uno bravo come lui. Steve Klaus che lo allenò anche da dilettante disse senza mezzi termini che “Proietti e Locatelli sono stati i più bravi di tutti i tempi”. Per certi versi Proietti aveva tutto per diventare anche campione del mondo,. Allora dovevi andare in America, ma un carattere come il suo, legato alla famiglia e soprattutto al quartiere della sua città, soffriva in maniera incredibile. Per cui il titolo italiano e l’europeo rimanevano i suoi veri obbiettivi. Proietti in pratica aveva riconquistato l’europeo per la terza volta. La prima fu nel 1942, in piena guerra, battendo Ascenzo Botta, un match che fu richiesto a furor di popolo, per la classica sfida tra potenza e tecnica. La seconda volta fu nel 1946 contro un altro italiano, Bruno Bisterzo; anche lui grande campione. Perse il titolo in Inghilterra contro Billy Thompson, che a sua volta fu scalzato proprio da Kid Dussart. Ecco quindi che le strade di Proietti e Dussart s’incrociavano per la seconda volta. L’anno prima in difesa del titolo i due si incontrarono sempre a Bruxelles e in quell’occasione vinse Proietti prima del limite. I belgi erano convinti che stavolta il loro pugile avrebbe messo in riga il romano. Una pia illusione subito cancellata da chi conosceva la boxe in tutte le sfaccettature. Il belga rischia il ko alla VII ripresa, ma resiste stoicamente fino alla fine dei 15 round. Chi si aspetta di sentire Proietti cantare in quell’occasione l’Inno nazionale, verrà spiazzato perchè Roberto intonò invece un allegro stornello trasteverino. Un campione “core de Roma” che si ritirerà, come pochi altri nostri pugili, da campione europeo nel pieno delle sue forze a 29 anni.